Partiti i lavori di via Capuani con qualche protesta. Un mese per completare metà strada, poi si vedrà

TERAMO – Sono partiti ieri mattina i lavori di ammodernamento delle rete del gas in via Capuani e le transenne sono comparse a limitare la mobilità lungo la parallela del corso che si trova in zona a traffico limitato. I lavori di 2i Rete Gas hanno interessato subito la prima zona interessata dall’intervento, quella ricomparse tra via Cerulli Irelli e via Vinciguerra, proprio tra il palazzo della Prefettura e quello della Provincia. Gli escavatori stanno rompendo il pavimento in porfido per tracciare il tunnel lungo il quale saranno sistemate le tubazioni. I lavori di sistemazione della segnaletica hanno accompagnato l’inizio dell’intervento: sul posto c’erano l’assessore alla pianificazione territoriale Stefania Di Padova con l’ingegnere Pierluigi Manetta che hanno verificato la precisa adesione a quanto prescritto dell’ordinanza. Di fatto, i lavori procederanno a blocchi: fino al 4 aprile è previsto che le ruspe arriveranno fino al limite di via Duca d’Aosta. Poi si stabilirà come e quando proseguire, nel tratto che va da via Duca d’Aosta fino a piazza Martiri, considerando che i lavori contemplano anche il ripristino della pavimentazione originaria, ovvero con la posa in opera dei sanpietrini. Il transito è stato limitato, permettendo il passaggio della viabilità locale in strade da tempo chiuse con i vasi, come via Duca d’Aosta verso via Nazario Sauro, e lasciando transitabili via Filippi Pepe e via Vinciguerra per procedere in direzione Circonvallazione Ragusa ai residenti di questi tratti. Non è mancata qualche polemica da parte soprattutto dei negozianti, che di fatto, si trovano isolati nei tratti chiusi con le transenne per impedire il traffico veicolare. Macelleria, bar, panificio, da ieri mattina si sono trovati nell’impossibilità di scaricare e caricare la merce, così come per essere raggiunti dalla clientela. E’ vero che le transenne posizionate permettono la temporanea rimozione, ma è altrettanto vero che l’operazione non può essere effettuata da tutti. E’ purtroppo dazio da pagare per lavori di pubblica utilità non rinviabili: eseguirli in diversa epoca dell’anno non impedirebbe ugualmente tali disagi. E’ presumibile però che il cronoprogramma venga rispettato e che la lavorazione finisce nei tempi previsti con un ritorno alla normalità al più presto.